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Immagine del redattoreAngela Catrani

Il mestiere di editor

Forse l'ho già scritto e detto, ma repetita iuvant, dicevano i nostri antenati e io gli credo.

Dunque, ripeterò una cosa importante: l'editor NON METTE LE MANI SUI TESTI DEGLI AUTORI.

Dunque, esattamente, cosa fa l'editor?


Il mestiere di editor è delicato e complesso, ed è molto vario.

Intanto, se lavora per un editore, l'editor sceglie i prossimi libri da pubblicare, che a seconda delle dimensioni delle case editrici saranno sottoposti, o no, a un comitato editoriale, saranno mandati in lettura, o no, ai lettori professionisti per compilare le schede di valutazione, oppure saranno pubblicati dopo averne parlato con l'editore, nel caso di case editrici di piccole e medie dimensioni. A volte, gli editor sono gli stessi editori, se ne hanno le competenze.

L'editor, dunque, è in grado di capire se un testo è adatto a essere pubblicato e, si spera, se avrà successo editoriale.

L'editor, ancora, sa leggere un testo e sa capire cosa funziona e cosa no.

L'editor, a seconda delle competenze personali, è specializzato in un settore.

L'editor, infine, lavora su un testo CON L'AUTORE.


Ed è qui che cascano gli asini.

Infatti l'editor NON CAMBIA UN TESTO A SUO PIACIMENTO.

Consiglia, suggerisce, offre spiegazioni, controlla che ci sia coerenza interna, mette le sue competenze di narratologia, letteratura, editing a servizio dell'autore, ma NON SI SOSTITUISCE all'autore. NON LO FA.




(Però toglie le virgole tra soggetto e verbo: nessuno è perfetto)


Nell'immagine di copertina, un libro di cui sono stata l'editor. Quando tutto brucia, di Catia Proietti per L'albero delle matite edizioni.


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